Scrittore giapponese. Fu il fondatore della comunità
Il nuovo
villaggio e della rivista "Shirakaba" nella quale, dal 1910 al 1923,
espresse i principi della sua poetica, coerenti alla sua visione libertaria
della convivenza umana e in posizione di netta rottura con il naturalismo. Lo
slancio ideologico vivifica i suoi romanzi (
Yoshiko, 1908;
Un uomo
contento di sé, 1910;
Un ignorante del mondo, 1912;
Amicizia, 1914; ecc.), ma nella maggior parte dei casi sfugge al
controllo critico e cade in un tono enfatico fastidioso e piuttosto confuso.
Migliori appaiono, nella misura in cui sono venate di una maggiore delicatezza
poetica,
L'ingenuo, del 1910 e
Amore e morte, del 1936 (Tokyo
1885-1976).